TRATTAMENTO CIMICE

Negli ultimi giorni sono aumentate sensibilmente le catture sia di cimice nostrana (Gonocerus acuteagulatus, Palomena prasina) che asiatica (Halyomorpha halys). In particolare, è preoccupante la presenza di Gonocerus, che in questa fase di ingrossamento del gheriglio, può apportare danni importanti.

La cimice asiatica sta avendo un comportamento simile al 2018, con la prima generazione nata dopo metà giugno, in netto ritardo rispetto al 2017. In molte zone si registra attualmente una bassa presenza.

In questi giorni si stanno trovando ovature e neanidi della seconda generazione. Considerando l’elevata mobilità della specie (capacità di volo di oltre 2500 metri in 24h, secondo studi dell’università dell’Oregon del 2015) può arrivare anche in zone dove attualmente non è presente.

Lo scorso anno, i danni maggiori si sono verificati in prossimità della maturazione, in quanto l’asiatica predilige le sostanze grasse e la durezza del guscio non ostacola assolutamente la capacità di arrivare al gheriglio.

Riteniamo opportuno intervenire entro la prossima settimana con:

  • INSETTICIDI autorizzati (attenersi alle dosi massime in etichetta);
  • AZIENDE BIO: PIRETRO;
  • ACIDI GRASSI (azione adesivante con azione diretta sulle neanidi, e presenza di zinco che agisce sul batterio simbionte);
  • ACIDIFICANTE DELL’ACQUA.
  • PEPTONE: biostimolante ad elevato valore nutritivo e ad alta concentrazione. E’ necessario supportare la pianta per evitare fenomeni di stress che possono influire negativamente sulla differenziazione delle gemme a frutto del prossimo anno.
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Foto del 05/07

Amenti maschili già differenziati alla base dei quali si formeranno le gemme femminili per la fioritura del prossimo anno.

E’ importante effettuare i trattamenti possibilmente nelle ore fresche, avendo cura di bagnare abbondantemente le chiome.

Lorenzo Traversa