Strategia difesa da cimici e balanino

Fase fenologica (ingrossamento frutto)

Si è verificata una situazione completamente anomala per quanto riguarda la cimice asiatica. È uscito un alto numero di adulti dai siti di svernamento, con un andamento simile al 2017, quando nelle zone basse aveva causato gravissimi danni. Poi, durante il lungo periodo di maltempo e basse temperature, sono quasi scomparse, creandoci qualche illusione. Appena le temperature si sono alzate, tornando a valori normali per la stagione, la presenza è tornata a impennarsi, soprattutto in trappole posizionate vicino ai siti di svernamento. Supponiamo che si siano ritirate per proteggersi dal mal tempo. In questo periodo sono state attratte da altre colture, per esempio cereali o piante da frutto selvatico (vedi ciliegio).

Negli ultimi giorni vengono segnalate le prime ovature, con un aumento delle popolazioni in noccioleto. Per ora sono concentrate ai bordi, segno che le nocciole cominciano ad attrarle grazie all’inizio della fase di ingrossamento del seme.

Dalla prossima settimana è prevista la schiusa della prima generazione. La nota positiva è che hanno accumulato un ritardo di circa 15 gg rispetto all’andamento normale.

In molte zone, a macchia di leopardo,  il balanino ha superato la soglia di intervento (2 individui/pianta) e si nota la presenza delle cimici nostrane Gonocerus e Palomena. In frappages sono state rinvenute forme giovanili di Palomena (il che significa che la popolazione sta aumentando). In Alta Langa, la situazione appare migliore, ma deve essere monitorata con attenzione.

Valutando la situazione di ogni singola zona, consigliamo di intervenire entro la prossima settimana. Abbiamo messo a punto una strategia sulla base delle caratteristiche dei principi attivi consentiti (per ogni prodotto può essere effettuato un solo trattamento), risparmiando l’Acetamiprid (consentito in deroga per l’anno 2020) per la fase più pericolosa di fine luglio, dove sarà presente la cimice asiatica.

Seguiremo attentamente l’evolversi delle popolazioni della cimice asiatica, invitando a prestare estrema attenzione al periodo pre-raccolta. Al momento opportuno daremo comunicazioni.

Considerando i limiti degli insetticidi consentiti è fondamentale:

  • Abbondante bagnatura, 10 hl a ettaro (l’efficacia si ha soltanto se viene colpito l’insetto);
  • Acidificare l’acqua, per aumentare il potere abbattente dell’insetticida;
  • Abbinare coadiuvanti e corroboranti con zinco e rame, per aumentare la durata nel tempo con azione sulle ovature, influendo sui batteri simbionti.

Vista la grande produzione riteniamo utile abbinare nutrizione fogliare con azoto e potassio per evitare che la pianta vada in stress, compromettendo la formazione del gheriglio e soprattutto la differenziazione delle gemme a frutto del prossimo anno.

Quale trattamento è consigliato?

  • Lambda cialotrina, 250 cc/ha – AZIENDE BIO: piretro
  • Coadiuvanti e corroboranti con zinco e rame, 2 kg/ha;
  • Acidificante, 50-100 cc/hl;
  • Concime fogliare NK organico BIO

Nelle zone in cui non è segnalata una forte presenza, si può eliminare l’insetticida. Zinco e rame con i vari coadiuvanti e corroboranti hanno una forte azione di disturbo con una buona efficacia sulle ovature e sulle forme giovanili.